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Marcello Guido nasce ad Acri (Cosenza) nel 1953, studia architettura
all'Università di Roma dove si laurea con Bruno Zevi nel 1977. Apprende
durante gli studi universitari le teorie del Movimento Moderno ed approfondisce
le tematiche esplorate dall'espressionismo in architettura.
Si forma
studiando la storia in senso critico operativo, assimilando i caratteri di una
modernità  intesa come concetto sovrastorico.
La sua lineaÂ
architettonica, maturata già  giovanissimo come dimostrano i lavori
risalenti agli anni universitari, muove dal rifiuto dei linguaggi architettonici
più normativi e dagli stereotipi figurativi, quelli improntati ad
una visione euclidea e/o cartesiana, per indagare le possibilitÃ
espressive di spazialità irregolari e dissonanti.
Le personaliÂ
riflessioni svolte sugli etimi dell'espressionismo, rivisitato alla luce
delle sollecitazioni provenienti dal dibattito architettonico
attuale, danno vita ad una densa produzione, fatta di volumi
alterati e spazi scomposti, in cui le deroghe e le trasformazioni, frutto
sicuramente di un'ansia intellettuale, ambiscono altresì a riflettere e
sintonizzare l'opera sul precario, discontinuo svolgersi della vita.
La sua
attività è senza cadute, all'interno del rigore progettuale appreso
durante gli studi, e si concretizza con la volontà di rivisitazione
e sperimentazione all'interno del patrimonio linguistico del Movimento
Moderno.
I suoi lavori, sia quelli realizzati che le progettazioni non
eseguite, vogliono indicare nuove strade linguistiche, alternative rispetto alla
libertà espressiva corrente: architettura non come certezza e
valore consolatorio delle geometrie elementari ma architettura in tensione,
anti-retorica, democratica...
Partecipa a numerosi concorsi nazionali ed
internazionali riscuotendo consensi ed approvazioni, è vincitore nel 1997 a
Modena del concorso internazionale "Paesaggistica e linguaggio grado zero
dell'architettura".
E' presidente della sezione Calabria dell'Istituto
Nazionale di Architettura.
Nel mese di maggio 2002 è stato invitato ad
esporre al Tokyo Design Center per la mostra sull'architettura italiana "Dal
futurismo al futuro possibile".
Vince nel mese di novembre 2002 il premio
speciale Dedalo Minosse per l'architettura a Vicenza.
Nel mese diÂ
febbraio 2003 è segnalato alla Triennale di Milano per la Medaglia d'oro per
l'architettura italiana.