Il nuovo ospedale di Manta, situato sulle coste dell’Ecuador, in una baia antistante l’Oceano Pacifico, è il terzo centro sanitario che PMMT Architecture, con sede a Barcellona e Madrid, ha costruito in questo Paese. In precedenza, PMMT Architecture aveva già costruito altri due ospedali in Ecuador, quelli nelle città di Machala (2016) e Puyo (2013), edifici che, entrambi, dovevano essere costruiti in un periodo di tempo molto breve e con un budget estremamente limitato. Con una superficie di oltre 24.000 m², il Manta Hospital offre i suoi servizi a circa 200.000 abitanti della città di Manta ed è diventato un ospedale di riferimento, grazie soprattutto a tre caratteristiche principali: la sua grande attenzione all’accessibilità, che lo rendono assolutamente inclusivo; l’iper-flessibilità ottenuta anche grazie alla progettazione parametrica e la progettazione di strutture e facciate antisismiche. Questi aspetti lo rendono uno degli ospedali più innovativi a livello internazionale.
Il Manta Hospital è stato progettato e costruito in risposta a un’emergenza civile: una città devastata da un terremoto nel 2016, in un Paese con scarsa consapevolezza del rischio sismico e che stava cercando di migliorare gli aspetti normativi e di pianificazione.

La catastrofe del terremoto aveva lasciato una popolazione senza un ospedale e per ripristinare l’assistenza sanitaria nell’area è stato necessario costruire un ospedale nel più breve tempo possibile e al minor costo. Pertanto, la decisione è stata quella di realizzare un nuovo centro sanitario seguendo i parametri del “Fluid Hospital”, una metodologia di lavoro standardizzata, creata e sviluppato da PMMT Architecture, che consente di ridurre i processi di progettazione, costruzione, equipaggiamento e messa in servizio degli stessi. Il metodo ha permesso quindi di definire quei parametri che, combinati correttamente, garantiscono il regolare funzionamento dell’edificio e l’adattamento ai cambiamenti futuri: l’organizzazione e l’ubicazione dei corridoi sono stati parametrizzati in base al loro uso e alla posizione dei blocchi, così come la modulazione della facciata, le strategie per le future estensioni, le strade, la posizione e la gerarchia degli accessi. La velocità di costruzione dell’edificio non ha però limitato né il suo alto valore rappresentativo né il suo aspetto esteriore, che appare contemporaneo e innovativo grazie anche all’utilizzo di un materiale molto leggero impiegato nella realizzazione della facciata esterna: il policarbonato traslucido.
Questo materiale si alterna armonicamente con le vetrate trasparenti, creando spazi che si susseguono e che modellano portici e terrazze, producendo una regolare transizione tra i diversi ambienti attraverso luce, ombre, riflessi e trasparenze.
Il Manta Hospital unisce una struttura in grado di resistere ai terremoti con standard di altissimo livello a una facciata progettata per ridurre al minimo i rischi per l’incolumità delle persone o per il funzionamento continuo dell’ospedale. Un sistema articolato che permette a tutti gli sforzi che si verificano nella struttura di non trasmettersi alla facciata o alla carpenteria ma di fare in modo che vengano assorbiti da un sistema di smorzatori. Inoltre, l’uso del policarbonato ha prodotto una facciata leggera e ad alte prestazioni, in grado di resistere a un terremoto attraverso una tecnologia innovativa.

A livello formale, spicca il colore bianco che definisce la pelle dell’intero edificio e che contrasta con il cromatismo dell’architettura locale. Inoltre, l’immagine ortogonale della trama ordina gli spazi a livello planimetrico: l’ospedale è distribuito in ampi corridoi di circolazione e aree di attesa aperte. L’edificio, con i suoi grandi prismi orizzontali perforati dai cortili, è uno spazio modulare, estroverso, modellabile, fluido, flessibile, intercambiabile, policentrico, settoriale e funzionale.
A livello costruttivo, il Manta Hospital è stato realizzato utilizzando un modulo di base di 7×7 m, articolato in varie aree in base al livello di accessibilità dei diversi servizi. Queste aree sono collegate perpendicolarmente da ampie “strade coperte”. Allo stesso modo, una grande passeggiata esterna che corre perpendicolare all’entrata nord, collega il personale e i pazienti ai rispettivi parcheggi dedicati. Le facciate sono da un lato aperte alla luce attraverso grandi finestre e cortili interni, dall’altro sono trattate come una barriera nei confronti delle condizioni ostili dell’ambiente (strade, condizioni meteorologiche, ecc.), chiudendosi in direzione est e ovest e aprendosi a orientamenti più favorevoli verso nord e verso sud, consentendo una ottimale ventilazione naturale. I corridoi si allargano per formare le sale d’attesa, i passaggi, le aree di collegamento, i cortili, facendo scomparire la divisione tra le aree adibite alla circolazione e quelle di soggiorno e lavoro. L’estrema parametrizzazione di tutti gli elementi e i sistemi dell’ospedale va oltre il livello di flessibilità: è possibile ruotare o invertire la distribuzione delle diverse aree e persino permutare la maggior parte delle aree.
Lo schema semplice ed efficace del progetto contribuisce alla facile estensione dell’edificio, questa versatilità consentirà di espandere l’ospedale in futuro, attraverso l’aggiunta di nuovi moduli e padiglioni. Attraverso l’alternanza tra spazi senza gerarchia, con spazi “vuoti”, come i locali di attesa, i corridoi, i cortili, e spazi “pieni” come le stanze e i padiglioni, l’edificio dialoga con l’ambiente circostante, protetto dalla vista e dalle possibili interferenze dall’esterno, attraverso la differenziazione della pavimentazione e della vegetazione. La distribuzione degli spazi e delle aree viene effettuata con criteri di trasparenza, facilità di accesso e comunicazione. Tutti gli spazi di connessione diretta per l’utente sono collocati nei moduli situati a ovest (visite mediche, aree amministrative, indirizzo e ricevimento), gli spazi con doppio accesso pubblico/tecnico sono situati nella zona centrale dell’ospedale (radiologia, ricoveri). Per quanto riguarda gli spazi riservati al personale con accesso indipendente dall’esterno, sono collocati a ovest (blocco chirurgico, emergenze, magazzini, cucina, farmacia).

LA METODOLOGIA DEL "FLUID HOSPITAL"
Grazie alla metodologia innovativa del “Fluid Hospital”, il Manta Hospital è stato premiato con una menzione al BB Construmat 2019 di Barcellona. Il progetto è stato scelto per il design e l’innovazione nella sua costruzione, grazie anche alla facciata in policarbonato, un materiale utilizzato per la prima volta nel Paese per un progetto di tale portata. Il premio ha visto il riconoscimento dell’impegno di PMMT Architecture nei confronti dell’utilizzo di parametri costruttivi innovativi e sempre rivolti al servizio delle persone. Gli spazi che si articolano nel Manta Hospital non hanno gerarchia e creano un ospedale multi-nodale e policentrico. Il progetto vanta spazi vuoti come aree di attesa, corridoi, cortili e spazi pieni come stanze e padiglioni. L’edificio dialoga con l’ambiente, essendo protetto dalla vista esterna e dalle possibili interferenze attraverso la differenziazione della pavimentazione, della vegetazione e di altri elementi, ma risulta allo stesso tempo diviso in settori, aperto a orari e funzioni diversi e con ingressi differenziati: a est, l’ingresso principale, a ovest l’ingresso destinato alle emergenze e all’approvvigionamento. L’ospedale è stato inaugurato all’inizio del 2017, dopo circa un anno e mezzo di lavori, e si distingue per la sua natura innovativa. L’interno presenta spazi di chiara organizzazione, dove i servizi vengono distribuiti strategicamente su tre piani, mentre all’esterno, con l’aiuto del policarbonato multicamera da 50 mm, è stata realizzata una facciata leggera e resistente, in grado di resistere a movimenti tellurici, costituita da oltre 9.000 m² di facciata in policarbonato traslucido, 11.000 m² di facciata metallica decorativa e 7.000 m² di facciata in pannelli.
L’esperienza dello studio PMMT Architecture, acquisita nella progettazione dei precedenti ospedali, ha permesso di effettuare le opportune scelte e di individuare le soluzioni maggiormente adatte alla realizzazione di un ospedale in grado di resistere in caso di terremoto, garantendo che l’edificio e le sue mura rimangano stabili e che i suoi occupanti non subiscano danni fisici.

Scheda progetto
Architetti: Patricio Martínez, Maximià Torruella
Collaborating Architects: Alex Herráez, Joana Cornudella, Luis Gotor, Marta Gardeñes, Alicia Palacios, Ana Santos
Contractor: Makiber
Committente: IESS (Instituto Ecuatoriano de la Seguridad Social)
Structural consultant: BIS Structures
Quantity Surveyors: Vinclament
Località: Manta, Ecuador
Address: via Manta-Montecristi
Area: 24,100 mq
Project date: april 2016
Construction date: august 2016 - january 2018
Photos: Sebastián Crespo / Bicubik

Arketipo 137, Curare, Aprile 2020