Parco Schuster, inizialmente noto come Parco Paolini dal 1942, ha assunto il suo attuale nome in onore del cardinale Alfredo Schuster. La sua posizione strategica, prospiciente la Basilica di San Paolo fuori le Mura, una delle quattro basiliche giubilari della capitale, lo rende un luogo significativo sia per la cittadinanza che per i pellegrini.
Il progetto del Parco Schuster è realizzato da LAND insieme ad a-fact architecture factory (prima Parallel Collective), Proger e GAe Engineering srl per conto di Società Giubileo 2025 spa, in qualità di soggetto attuatore dell’intervento, in vista dell’anno santo. L'obiettivo è quello di creare uno spazio pubblico flessibile e multifunzionale votato all’inclusione sociale, in grado di rispondere alle diverse esigenze della comunità all’insegna della condivisione e dell’accessibilità.
L’intervento di LAND riprende e sviluppa ulteriormente il suo ridisegno avvenuto in occasione del Giubileo del 2000, volto a favorire la pedonalizzazione, l’ampliamento degli spazi verdi, la riorganizzazione degli accessi dei fedeli e dei turisti, il recupero del rapporto della basilica con il suo ambiente.
Il progetto paesaggistico di LAND si alimenta dall’analisi dell’eredità storica del Parco e delle sue stratificazioni, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un luogo pubblico da vivere quotidianamente a seconda delle necessità di residenti e visitatori. Uno spazio aperto protetto dal traffico e adatto al riposo e alla contemplazione, in linea con le esigenze del turismo sia religioso che cittadino. L'area si compone di paesaggi diversi che si integrano armoniosamente, dando vita a un perimetro naturale all’interno del quale diverse utenze possano attivare dinamiche sociali e partecipare ad attività didattiche e di interazione eterogenee, tra cui percorsi multisensoriali e culturali.
“La rigenerazione di Parco Schuster richiama le linee guida della strategia di Arcipelago Verde, iscrivendosi al processo di integrazione delle aree centrali di Roma con i parchi e le riserve naturali esistenti, finalizzato alla riscoperta e valorizzazione della biodiversità e del ricco patrimonio paesaggistico capitolini”, dichiara Andreas Kipar, CEO di LAND a capo del progetto. “Riconnettendo le persone con la natura, possiamo dar vita a nuovi spazi di aggregazione, da inserire in un ecosistema di connessioni ‘lente’ che collegando il centro alla periferia faciliti la trasformazione della città in paesaggio urbano”.
“La centralità sempre maggiore dello spazio pubblico nelle nostre città, ne stimola una costante evoluzione in hub di servizi ai cittadini e ai visitatori” afferma Giovanni Sanna, founding partner di a-fact architecture factory.
“Riqualificare il patrimonio edilizio esistente, come i manufatti progettati dall’arch. Cellini all’interno di Parco Schuster, è cruciale per preservare le aree verdi e permeabili, senza sacrificarne l’equilibrio”.
L’utilizzo di nature-based solutions come materiali drenanti, oltre a migliorare il microclima e favorire la resilienza climatica, attribuisce al luogo un’identità contraddistinta. Un design inclusivo e spazi accoglienti garantiscono un accesso facilitato alla natura, offrendo alle persone l’opportunità di tutelare l’ambiente e prendersene cura direttamente. In continuità con la vocazione storica del Parco, l’intervento di LAND prevede il ripristino e la pulitura delle pavimentazioni esistenti in travertino bianco romano e in graniglia, assicurando il massimo grado di accessibilità ai pellegrini e residenti grazie ad arredi e playground inclusivi.