Maria Alessandra Segantini, architetta e fondatrice con Carlo Cappai dello studio C+S Architects racconta così le prime tappe del progetto per la scuola materna Arca di Noè inaugurata il 7 gennaio 2025: “Le domeniche, sopra un tavolino davanti al camino, la mamma e la nonna sparpagliavano gli animali di Enzo Mari e io e mia sorella giocavamo a ricostruire il puzzle. Amavo quel gioco, amavo toccare il legno, amavo vedere come tutti i pezzi componevano un insieme dove tutte le figure si abbracciavano… il calore di quel momento era custodito da qualche parte nella memoria per riaffiorare quando ho iniziato a pensare alla scuola di Alzano… volevo che ogni bambino provasse quel calore nella mia scuola… quell’idea di stare insieme, quel piacere di giocare imparando. Per questo ho proposto al team di incidere quegli animali lungo il percorso che conduce alla scuola, come se la scuola diventasse un’arca di Noè che salva il mondo… e dove tutti, animali, bambini, piante si abbracciano”,
La nuova scuola, parte dell'impegno ormai ventennale di C+S Architects nell'edilizia scolastica, è compresa nell'area di 3.380 mq “degli orti” di Villa Paglia a nord del giardino ornamentale di Azzano Lombardo, da cui è separata da un pergolato costituito da una doppia fila di colonne in graniglia di cemento. A nord e ad est è delimitata da alti muri parte in pietra e parte in calcestruzzo che la separano rispettivamente da via Montelungo e da una proprietà privata. Altimetricamente è articolata su più livelli, con un dislivello medio di circa mt 3,50, separati da un muro di contenimento in ciottoli di fiume.
"Il muro di cemento rosso disattivato incide il paesaggio trasformandosi in una rampa-gioco che i bambini riconosceranno come identità della loro scuola. Una rampa, che è anche seduta dove sono incise le figure degli animali del famoso puzzle che Enzo Mari ha disegnato per Danese nel 1957", raccontano dallo studio.
Attraversata l'area, la scuola comincia a comparire tra le faglie della rampa, che, alla quota di ingresso diventa spazio: l’ippopotamo ospita il deposito passeggini e tricicli, il maiale e il toro diventano l’aerazione della centrale termica. "È un tema delicato quello di questo progetto, sta sulla soglia tra architettura e paesaggio e viene sviluppato facendo conversare il volume del muro rosso grezzo della rampa incisa degli animali con un prezioso volume trasparente in tessere di mosaico di vetro bianco e grandi vetrate riquadrate da una struttura sottile in bronzo, che riflette il gioco colorato dei bambini e, allo stesso tempo, il paesaggio e il cambio delle stagioni del giardino secolare".
Le facciata in mosaico di vetro bianco fanno dunque da contraltare al muro opposto, colorato e sagomato: da una parte il cemento rosso grezzo che cambia colore e diventa Levocel a grana fine bianco, ai piedi della facciata di mosaico, composta da tessere di 14 mm lavorate in sezione.
Il layout della scuola è tripartito. La flessibilità è l’elemento determinante del progetto. Nonostante ogni ambiente abbia un proprio nome, il salone centrale e le relazioni con le ali laterali permettono di utilizzare gli spazi in molteplici modi e inventare metodi speciali per fare didattica, permettendo agli insegnanti di esprimere al massimo la propria creatività a vantaggio dell’educazione dei piccoli: tutti gli spazi si possono trasformare facilmente in laboratori per l’arte, spazi per attività digitali e teatrali, palestrine, spazi per il teatro. La stessa flessibilità permette l’utilizzo della scuola da parte della comunità anche oltre l’orario scolastico, grazie alla presenza del grande salone vuoto centrale che fa scorrere il verde del parco in tutte le direzioni attraverso le vetrate che ne delimitano lo spazio.
Gli architetti proseguono nella descrizione: il salone è spazio centrale di distribuzione ma anche spazio multifunzionale, spazio delle potenzialità, dell’invenzione di eventi speciali. Due corti interne scavano l’edificio come ‘stanze speciali a cielo aperto’ permettendo anche ai più piccoli di stare all’aperto il più possibile senza pericoli, essendo pavimentate con un tappeto antishock morbido e popolato dagli stessi animali di Mari, colorati. Lo spazio centrale esplode in altezza scandito da una sequenza di lucernari a shed impostati a 240 cm che portano la luce anche nelle zone più interne della scuola: una luce indiretta, diffusa, che fa da contraltare alla luminosità delle vetrate e delle corti".
“Abbiamo disegnato uno ‘spazio delle potenzialità’, dove ogni ambiente può essere trasformato dalla creatività degli insegnanti o della comunità che vi ruota intorno. Tutti gli spazi di distribuzione sono generosi e possono essere trasformati in ‘spazi per attività speciali’ anche in orario extra-scolastico. In questo modo la scuola diventa un epicentro per la comunità e ne rafforza l’identità”, chiude Carlo Cappai.
Scheda progetto
Cliente: Comune di Alzano Lombardo
Progetto: Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, C+S ARCHITECTS
PM: Maria Alessandra Segantini con Tommaso Iaiza, Stefano Di Daniel, C+S ARCHITECTS
Coordinamento locale, Direzione Lavori, Sicurezza, Computi: Remo Capitanio, con Alberto Valtulini e Marina Brambati, STUDIO CAPITANIO ARCHITETTI
Strutture: Sergio Myallonier, Myallonier Ingegneria srl
Impianti: Enrico Zambonelli, Loris Doneda, MCZ Ingegneria srl
Acustica: Andrea Breviario
Geologia, geotecnica, Giulio Mazzoleni, Castaldia
Fotografie: Alessandra Bello, Maria Alessandra Segantini
Costruzione: Impresa Perico, Giacomo Algisi, Enrico Signorelli, Andrea Persico