Proseguono senza sosta i lavori di riconversione dell'ex-Manifattura Tabacchi di Bologna, storico polo produttivo tra i simboli della città, commissionati alla società di ingegneria iDEAS. Negli anni '50 l'ing. Pier Luigi Nervi aveva progettato uno degli edifici iconici denominato C1, attualmente l'intervento rientra in un progetto di carattere europeo che ospiterà il nuovo Tecnopolo di Bologna. Questo progetto, commissionato dalla Regione Emilia-Romagna, mira a trasformare il sito in un hub di innovazione tecnologica e ricerca all’avanguardia a livello europeo e internazionale.

Il consorzio formato da BMS Progetti (mandataria), BMZ Impianti e iDEAS (mandanti) ha ricevuto l’incarico per la progettazione multispecialistica del Lotto 1. Questa sezione comprende edifici storici come il C1, il F1 e i “Bombolai”, dopo aver vinto la gara d’appalto integrato con l’impresa Manelli spa. iDEAS, in particolare, si è occupata della progettazione infrastrutturale e del supporto tecnico per lo sviluppo del progetto architettonico, strutturale e impiantistico.

Nel Lotto 1 è prevista la riconversione degli spazi esistenti con l’obiettivo di ospitare il centro di ricerca di Bologna di ENEA, le Bio-banche dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, il Competence Center Nazionale BI-REX per industria 4.0, ART-ER (società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca), ARPA e Protezione Civile oltre ad altri consorzi e società.

IDEAS

A partire dal progetto originario di gmp Architekten, il consorzio ha proposto migliorie in ambito strutturale, impiantistico ed edile. La società IDEAS ha introdotto soluzioni avanzate per garantire alte prestazioni e sostenibilità ed è stata impegnata nel supporto a BMS Progetti per lo sviluppo del progetto architettonico, strutturale e impiantistico dell’edificio F1 in prima fase, e della riprogettazione in variante strutturale in seconda fase, con relativa progettazione costruttiva in corso di esecuzione.

Attualmente il cantiere dell’edificio F1, superata la fase complessa relativa alla realizzazione delle fondazioni su pali, vede in corso la realizzazione delle strutture fuori terra parzialmente prefabbricate. Per l’edificio, al di là delle caratteristiche architettoniche fissate nel progetto originario, è importante segnalare come ogni aspetto della progettazione strutturale sia stato indirizzato verso l’utilizzo delle tecnologie che maggiormente potessero garantire un alto livello di performance, di ottimizzazione strutturale e di costruibilità.

IDEAS

Procedendo idealmente dalle fondazioni verso l’alto, il progetto prevede infatti la realizzazione di pali di tipo “full displacement” che garantiscono una notevole resa con scarsi o nulli quantitativi di materiale di risulta. Inoltre, la fondazione stessa è progettata tenendo conto del contributo combinato alla portanza della soletta e dei pali, in modo tale che questi ultimi potessero essere fortemente ottimizzati e posizionati opportunamente. Per l’elevazione invece, si è scelto di realizzare una struttura mista, con pilastri prefabbricati, dotati di opportuni sistemi per il collegamento e per i giunti, e solette gettate in opera di tipo bidirezionale alleggerito. La stabilità laterale è poi affidata integramente ai nuclei dei corpi scala, progettati in c.a. gettato in opera.

La combinazione di queste scelte ha consentito di ottemperare alle esigenze apparentemente contrastanti di performance, velocità di realizzazione e flessibilità funzionale, quest’ultima in particolare per la presenza di un intradosso piatto accoppiato a interassi generosi, senza alcun ostacolo per impianti e per le distribuzioni interne che potranno essere anche variate in futuro. Il progetto è stato realizzato integralmente in BIM e il calcolo strutturale si è avvalso di tecniche di modellazione avanzate così come di analisi non lineari.