Grattacielo TCa CityLife a Milano – Arata Isozaki e Andrea Maffei

La Torre progettata da Arata Isozaki e Andrea Maffei, nell'ambito del programma di riqualificazione dello storico polo urbano della Fiera di Milano voluto dalla società CityLife, per il 2015 raggiungerà i 207 metri di altezza, con 50 piani di uffici, e sarà il grattacielo più alto d'Italia.
Il grattacielo, costituito da un sistema modulare teoricamente ripetibile all'infinito, presenta sei piani destinati a uffici per ciascuno degli otto moduli rivestiti da una pelle in vetro a doppia camera. La successione verticale dei moduli, leggermente convessi, è pensata per creare il concetto di una Torre senza fine.
La torre fa riferimento alla "Colonna senza fine", la endless tower realizzata nel 1918 dallo scultore Rumeno Constantin Brâncusi per il giardino pubblico di Târgu Jiu, in Romania. Quattro "puntoni" inclinati contribuiscono a sostenere la torre lungo le due facciate principali (riducendo fra l'altro l'ingombro delle strutture portanti sullo spazio interno) e a fornire uno dei sistemi di controventatura.
Le facciate laterali sono in parte vetrate e mostrano l'articolazione degli ascensori panoramici che conducono ai vari piani dell'edificio. I puntoni e gli ascensori panoramici intendono enfatizzare il concetto futurista di edificio-macchina.
Tramite una lobby di ingresso open space su due livelli, la torre è direttamente connessa con la piazza centrale di CityLife e con quella sottostante dove è prevista la fermata "Tre Torri" della linea M5.
Ai piani interrati sono previsti spazi di servizio e locali tecnici. L'intervento, inoltre, dispone di un parcheggio interrato per 611 posti auto e 93 posti moto.
Il progetto ha già ottenuto la precertificazione Leed con rating Gold, soddisfacendo i prerequisiti di sostenibilità ambientale previsti dagli standard internazionali Leed™. "Nel nostro arcipelago di forme - spiega Andrea Maffei - abbiamo trovato interessante sviluppare l'idea di un grattacielo senza fine, una sorta di endless tower. Intendevamo studiare un concetto da applicare al grattacielo, prima ancora che immaginarne la sua estetica. Nell'aspirazione alla massima verticalità, abbiamo scelto di applicare il concetto di un sistema modulare che si può ripetere all'infinito, senza soluzione di continuità."
La platea di fondazione della torre ha una dimensione in pianta di circa 63 per 27 metri, mentre i lati dell'edificio, che poggerà su questa base, misurano 61,50 x 24 metri.
Il programma di lavoro prevede una serie di azioni strettamente connesse le une alle altre: prima le strutture, quindi man mano che i piani si libereranno dalle impalcature temporanee, verranno assemblate le facciate.