Erwan Bouroullec ha commissionato lo studio di architettura parigino LVA - Le Dévéhat Vuarnesson Architectes, fondato da Guillaume Le Dévéhat e Charlotte Vuarnesson, di sviluppare un intervento di recupero per un complesso rurale nella regione francese della Borgogna.
Dismesso da tempo, l'involucro ha avuto bisogno di un intervento radicale, indirizzato alla definizione di spazi confortevoli e contemporanei, energeticamente efficienti, pur svelando i materiali naturali e valorizzando la tipologia rurale dell'area.
Commenta il progetto Marion Vignal, critica d'arte: "si è trattato di un percorso lungo e meticoloso all'insegna della benevolenza, del rispetto e dell'intelligenza collettiva, con l'obiettivo di rispettare l'esistente, valorizzare le tracce del passato, i gesti ancestrali e dare a questo luogo un carattere versatile e duraturo. Il tutto integrando il più possibile il sito nel suo ambiente naturale. Ne emerge una casa paesaggistica su un dolce pendio con una vista a quasi 360 gradi sulle valli e sulle foreste circostanti: una nuova generazione di architettura contadina di pura e radicale bellezza, tanto umile nel suo linguaggio quanto efficiente nelle sue qualità ambientali. Un luogo capace di evolversi in molteplici scenari: di aggregazione, di creazione, di riposo, di contemplazione… - un luogo resiliente, capace di resistere al tempo".
I progettisti hanno definito una serie di concetti da seguire durante la ristrutturazione, fra cui "comprendere, convertire, mantenere, filtrare, sostituire, rinforzare o riusare"; per ciascuno, è stato sviluppato un percorso mantenuto in ogni tappa dell'intervento.
Per il tema della comprensione, ad esempio, hanno così formulato la loro filosofia: "comprendere gli strati dell'edificio, le sue memorie, e portarlo a nuova vita senza cancellare la sua storia. Comporre con ciò che già c'è, senza distorcerlo ma trasformandolo".
Per filtrare, dichiarano queste intenzioni: "abbiamo voluto filtrare la luce naturale dal laboratorio-hangar con pannelli di policarbonato. Creare officine in spazi intermedi, coperti, chiusi e non riscaldati, che mantengano il fresco in estate e proteggano dal freddo e dalla pioggia".
Riuso: "riutilizzare il rovere delle capriate rimosse per creare gli architravi delle nuove aperture, comporre tre gradini di scale con pietre recuperate nel terreno intorno alla casa, ripristinare le tegole di terracotta per collocarle sui davanzali delle finestre. Rifare le reti, utilizzando la ghiaia della cava locale visibile dal cantiere".
Numerose le attività di recupero strutturale e aggiornamento dell'involucro, fra cui l'isolamento del tetto dall'esterno con fibra di legno, l'installazione di serramenti a doppio vetro, di un impianto di riscaldamento a pavimento e di stufe a legna.
La riorganizzazione in pianta ha previsto l'inserimento di diversi ingressi e una nuova partizione, pur mantenendo le pareti portanti in pietra locale, esistenti e valorizzate attraverso la presenza di alcune sezioni con faccia a vista.
Scheda progetto
Client : Ève & Erwan Bouroullec and Thierry Lesage
Program : Renovation and conversion of barns and stables into living quarters and workshops
Duration of work: 2 years
Location: Burgundy
Surfaces: Workshops 200mq, Dwelling 260mq, Courtyard 200mq, Shed 60mq Surface area: 2 ha
TEAM:
Architects: Le Dévéhat Vuarnesson Architectes
Excavation: Cornier et Zieger Terrassements
Masonry: Cyril Lambert Maçonnerie Rénovation
Roofing and Carpentry: Philibert Charpente
Interior and Exterior Joinery: Laurent Bonnet Menuiserie Agencement Electrical Work: SAS Bonhomme
Plumbing and Heating: Gelin Dury
Wooden Partitions and Floors: Guillaume Liodenot Charpentier
Floor Finishes: Manuel Alves Renov Sols
Painting: Lebeau-Langlois
Landscape and Natural
Swimming Pool: L’Orangerie - Arie van Dorp Sanitation
Garden: Combier Paysage
Photos: Philippe Thibault, Charles Petillon