La biblioteca comunale di Greve in Chianti è collocata in un'area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all'ingresso della città, in prossimità del torrente Greve.
Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l'architettura: il Chianti è un paesaggio "mentale" oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un'icona stereotipata.
L'architettura della biblioteca fa propri gli elementi "profondi" del paesaggio, tentando di coglierne l'essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigiane, vengono ricondotti dal progetto a un'astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall'impiego di un unico materiale, il cotto.
L'immagine architettonica della biblioteca è riconducibile a due temi: la "solidità" del basamento, formato da blocchi in travertino e la "leggerezza" del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall'ufficio dell'amministrazione e da altri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo.
Al piano superiore, all'interno del volume in cotto, si trova la sala di lettura, che si affaccia sul vuoto centrale a tutta altezza, garantendo lo svolgimento delle diverse funzioni in ambiti separati ma comunicanti visivamente tra loro.
Nella sala di lettura il dosaggio della luce naturale e la sua diffusione in modo armonico, avviene attraverso l'utilizzo di pareti "diaframma" realizzate con elementi in cotto. Queste pareti si presentano ricche di fenditure, tessiture, e di ritmi chiaroscurali, dando vita a un'affascinante variazione materica che arricchisce l'immagine complessiva dell'edificio. Un trattamento particolare che conferisce al volume superiore l'aspetto di una grande "trina in terracotta", in grado di trattenere e riflettere la luce secondo un ritmo variabile sia in base all'articolazione delle pareti sui diversi lati dell'edificio, sia in base alle condizioni atmosferiche esterne. Al calare del sole il volume in cotto si accende internamente e svela in negativo la sua trama di vuoti e cavità, configurandosi come una grande "lanterna", segno nel territorio.
Scheda progetto
luogo: Greve in Chianti (FI)
cliente: Comune di Greve in Chianti
progetto architettonico: mdu architetti
coordinatore lavori: Direzione lavori: Cristiano Cosi; Progetto sicurezza: Geom. Fabio Alinari
impresa di costruzione: General contractor: Edilfab Srl - Arezzo
progetto strutture: Alessandro Incerpi
impianto elettrico: Progetto impianti elettrici e meccanici: Ing. Gianluca Gori
fornitori: Rivestimento in cotto: Il Palagio Srl; Rivestimento in travertino: Querciolaie Rinascente soc. coop.; Elementi in vetro: Application Glass di Damen Fabio; Infissi in legno: Gasparrini Infissi; Impianto elettrico: Tecnoelettrica Srl; Impianti idraulici: C.I.R. Laurenzi
fotografie: Pietro Savorelli
tempi di progettazione: 2006-2007
tempi di realizzazione: 2008-2011
superficie costruita mq: Sup. coperta: 320 mq; Sup. lorda: 420 mq
volume costruito mc: 1.780 mc
Scheda studio
Studio: mdu architetti
Indirizzo: Piazza Mercatale 168
Città: 59100 Prato
Telefono: 0574 433345
Fax: 0574 071633
e-mail: marchesini@mduarchitetti.it
www: www.mduarchitetti.it
Valerio Barberis, Alessandro Corradini, Cristiano Cosi, Marcello Marchesini