Bojagi lounge è un padiglione temporaneo realizzato dallo studio spagnolo Izaskun Chinchilla Architects per l’Anyang Public Art Project (APAP) nella Corea del Sud. La settima edizione di APAP si è svolta tra il 25 agosto e 2 novembre 2023 con lo slogan “Zona 7; Your Imaginary Space” ed esplora e presenta con oltre 88 artisti internazionali, 48 teams e 24 Stati, cosa sia lo spazio immaginario e la nuova arte pubblica nella città, nella Zona 7. Anyang è una città satellite di Seoul, situata a circa 21 km a sud, ed è situata nella provincia di Gyeonggi, nella Corea del Sud, con una popolazione di circa 600mila abitanti. La Zona 7 è un’area a parco artistico di diversi ettari, sede sino a poco tempo fa dell’ex agenzia di quarantena per animali e piante. L’evento di arte pubblica, pertanto, è anche uno strumento che la pubblica amministrazione mette in campo per creare un nuovo immaginario e portare cittadini e un pubblico internazionale in un’area in trasformazione, parte del futuro piano di sviluppo urbano della città 2030. Sempre più spesso, la competizione internazionale tra città e il moltiplicarsi di festival di arte pubblica, biennali e triennali internazionali di arte e architettura, festival del design e saloni del mobile, ma anche la nomina di capitali della cultura, olimpiadi, grandi e medi eventi pongono importanti interrogativi alle amministrazioni locali. Come attivare nuovi immaginari e testare modi d’uso nello spazio pubblico? Come progettare eventi pubblici e valutarne gli effetti? Come coinvolgere le comunità nella costruzione di nuovi paesaggi attraverso la fruizione? Quale “vision”, quali strumenti e strategie occorre adottare per rendere un grande evento sostenibile e capace di innescare processi virtuosi nel territorio?

La dimensione temporanea del progetto può dare efficaci risposte a tali domande e diventa lo strumento metodologico chiave per sperimentare nuovi approcci - discreti e reversibili - di trasformazione dello spazio urbano. D’altro canto, i materiali ultraleggeri - come il legno e i tessuti utilizzati da Izaskun Chinchilla Architects nella Bojagi Lounge - mostrano un’attitudine simbiotica con i dispositivi temporanei; aiutano a costruire una qualità urbana in breve tempo, sono maneggevoli, trasportabili. Il progetto accurato dei singoli componenti e del kit di assemblaggio, così come del metodo installativo sono la garanzia che l’installazione donerà una qualità spaziale “a tempo” e non lascerà traccia di sé quando l’evento sarà concluso. Anyang Public Art Project (APAP) è un evento di arte pubblica che incoraggia i suoi partecipanti a reimmaginare il modo in cui comprendono e percepiscono la città. È un progetto per trasformare la città stessa in una galleria in cui le persone possono godere dell'arte nella loro vita quotidiana introducendo e presentando il contesto e l'ambiente della città moderna in cambiamento, come la storia, la cultura, la morfologia e lo sviluppo di Anyang con varie forme di opere d’arte pubbliche, come arte, scultura, architettura, design e performance. Anyang Public Art Project (APAP) esplora e si occupa di spazi immaginari non lineari attorno alla città, un moderno insediamento umano e centro di attività politiche, sociali ed economiche. Significa coesistere con la gente della città nella loro vita quotidiana. Il Bojagi Lounge è più di un padiglione all'aperto per la Zona 7 della città satellite di Anyang. Con questo intervento progettuale gli Izaskun Chinchilla Architects propongono un nuovo punto di vista su due tematiche importanti come l’economia circolare e il rispetto della natura e della biodiversità. La creatività e innovatività con cui il progetto celebra la tecnica artigianale del bojagi e il particolare patrimonio immateriale femminile che essa evoca offrono un’inusuale chiave interpretativa per alleggerire gli impatti dello sviluppo industriale e dei processi di densificazione che coinvolgono tutte le aree urbane del pianeta.

Anche nel libro “The Caring city. Heath, Economy and Environment ” a cura di Izaskun Chinchilla Moreno, gli architetti ci invitano“(...) a riflettere e ripensare i modelli architettonici e urbani, dando priorità non tanto alla conoscenza tecnica, formale e astratta ricercata dagli urbanisti, quanto alla dimensione pubblica e civica dell’esperienza dei cittadini quando cercano di prendersi cura di sé stessi, degli altri o dell’ambiente. Dopo decenni di industrializzazione, le nostre città, nelle loro dimensioni fisiche e governative, sono luoghi orientati alla produttività. Le città sono, tuttavia, un ambiente più ostile per le attività non produttive: poter scegliere dove sedersi e riposare, utilizzare un bagno pubblico, bere acqua pulita senza pagare o respirare aria non inquinata. La Caring City apre un vasto campo di alternative che possono presentare una visione unitaria dell’economia, dell’ambiente e della salute di una comunità diversificata”. Centrale è dunque il tema degli spazi a uso pubblico in ambiti periferici o periurbani dove gli usi temporanei possono svolgere un ruolo di sperimentazione e (ri)costruzione di legami sociali. Con il progetto del Bojagi Lounge sembrano voler trasformare la topologia del paesaggio suburbano in un luogo di meraviglia e mistero. Alla conclusione dell’evento pubblico APAP La Bojagi Lounge troverà certamente una nuova vita e una nuova location, proprio in virtù dell’approccio progettuale adottato dallo studio di architettura spagnolo. La riscoperta dei gesti antichi e sapienti del lavoro artigianale - che non ama gli sprechi e trova in ogni oggetto scartato una bellezza grezza e potenziale da valorizzare - va di pari passo con il ricorso alle migliori tecniche di manifattura industriale oggi disponibili, quali la produzione di tessili tecnici e il taglio a controllo numerico di pannelli in legno. Questo connubio virtuoso genera una qualità architettonica che si concentra sulla percezione del comfort da parte dei suoi utilizzatori temporanei, senza pretendere una modificazione definitiva e atemporale dello spazio urbano, ma alludendo piuttosto a favorire nuovi gesti, nuovi usi e soprattutto nuove idee di trasformazione collettiva del paesaggio.

UNO SPAZIO DI BENESSERE ALL’APERTO
L’installazione è un insieme di elementi artificiali, leggeri e pieni di colore, che creano uno spazio avvolgente attorno a un fulcro naturale, un alto sempreverde e il parco circostante. Gli architetti hanno progettato un kit di installazione che consente di adattare la configurazione spaziale alle specificità del luogo naturale che la ospiterà per un po’ di tempo. In tutti i casi la struttura di base dell’installazione prevede un set di quattro scale appoggiate a raggiera attorno al tronco di un albero che integrano una scaffalatura in legno ove apporre libri per una lettura estemporanea. In cima alle scale, ovvero in prossimità della chioma dell’albero, un sistema di corde di juta di derivazione navale assicura il fissaggio in sicurezza di sottili ghiere metalliche che forniscono il sistema di apprendimento per altoparlanti e lampade a basso consumo. Enormi apparati circolari ricoperti di tessuti colorati fanno da cassa di risonanza per la diffusione nell’aria dei suoni della natura riprodotti dagli altoparlanti, fungendo al tempo stesso da porta-lampada per la fruizione notturna dello spazio. La composizione minima comprende una dozzina di sedute per rilassarsi immersi in una dimensione immaginaria, tra natura e artificio, e altrettanti elementi appesi che fungono come un apparato riverberante dell’atmosfera naturale e respingente i rumori della città. Grandi elementi toroidali di derivazione navale, di 91 cm di diametro esterno, ovvero grosse “ciambelle” pressurizzate ad aria con un foro centrale di circa 50 cm, graziosamente impacchettate con tessuti colorati, conferiscono una forma accogliente, domestica e rilassante sia agli elementi appesi all’albero che alle sedute a terra.

UN’ARCHITETTURA TESSILE CHE INDUCE A RIFLETTERE
La tradizione coreana con cui i tessuti scartati vengono uniti in modo creativo per dare vita a un patchwork riutilizzabile per ricoprire oggetti da offrire in dono è al centro del pensiero progettuale di Izaskun Chinchilla per il Bojagi Lounge. Si tratta di un’architettura tessile che travalica però ogni tecnica convenzionale con cui oggigiorno si usa il tessuto tecnico per le sue alte prestazioni di resistenza meccanica, resistenza agli agenti atmosferici e durabilità. Queste prerogative sono certamente presenti anche in questa installazione, dal momento che gli architetti hanno collaborato con il marchio Sunbrella specializzato nella produzione di tende da sole durevoli e resistenti ai raggi UV. Per i grandi quadrati multi-colore dell’innovativo bojagi con cui impacchettare i toroidi pneumatici sono stati scelti dei tessuti acrilici tinti in massa, idrorepellenti e non infiammabili, molto maneggevoli e leggeri, di circa 350 gr al m2, così da favorirne la piegatura attorno alle “ciambelle” pressurizzate. Il modo innovativo con cui questi bojagi sono stati pensati e realizzati offre alle nostre menti distratte vari spunti di riflessione. Da un lato, rievocando una tecnica tradizionale coreana, ci sprona a non dimenticare la pazienza e la frugalità con cui le donne, anticamente prive di una propria autonomia economica, riuscivano a sprigionare le proprie energie vitali attraverso la creatività con cui mettevano insieme ferzi tessili scartati durante le loro mansioni quotidiane di cura degli abiti. Tale attitudine al recupero paziente e creativo può diventare un percorso chiave per la trasformazione di tanti scarti industriali in un’ottica di economia circolare che entra in simbiosi con nuove pratiche artigianali assistite da strumenti avanzati di progettazione e di manifattura. D’altro canto, l’impegno di tessili tecnici durevoli e performanti ci ricorda l’importanza di utilizzarli e riutilizzarli molte volte. Come un Bojagi tradizionale che si conserva per rimpacchettare il prossimo regalo e donarlo insieme ad esso, le ciambelle tessili di Izaskun Chinchilla sono pronte per essere trasformate con creatività, perpetrando nel tempo quel gesto di mistero e di dono che sempre accompagna le migliori architetture.

Scheda progetto
Program: temporary installation
Area: 60 m2
Design: 2023
Photos: DongWoong Lee