Concepito come edificio simbolo in occasione dell’International Building Exhibition (IBA) del 2013, l’edificio sede dell’Hamburg’s State Ministry for Urban Development and the Environment (Ministero per lo sviluppo urbano e l’ambiente di Amburgo) ha, di fatto, costituto la pietra fondatrice del nuovo centro del distretto di Wilhelmsburg. La sua presenza forte e significativa si propone come esempio per la riqualificazione del quartiere e lo sviluppo di un nuovo distretto sostenibile. Le idee d’indirizzo dello sviluppo urbanistico date da IBA per una città cosmopolita sono state raccolte e composte in questo progetto dallo studio d’architettura berlinese Sauerbruch Hutton. Il risultato è un edificio che, pur ospitando 1500 impiegati, ha un consumo di solo 70 kW/m² h all’anno per il riscaldamento raggiungendo il cosìddetto KW70-Standard e ottenendo la certificazione Gold dal German Sustainable Building Council (DGNB). Il complesso si compone di diversi elementi in successione, diversamente orientati, caratterizzati da volumi sinuosi e variopinti che creano un impatto dinamico con il preciso intento di imporsi come nuova ispirazione per la promozione della riqualificazione dell’intero quartiere. Il volume massiccio comprende una torre di dodici piani che connette due ali aperte che si avvicinano agli edifici limitrofi digradando in altezza. Le ali sono composte da sette edifici a pianta triangolare, indipendenti, a 5 livelli, che si aprono al pubblico grazie alla presenza di spazi espositivi, un ristorante e terrazze a verde. La torre è il fulcro del progetto per la presenza di un foyer centrale a piano terra concepito come un ampio spazio pubblico a forum, arricchito dalla presenza di una cupola a soffitto che gli conferisce la giusta rilevanza.

Dal foyer si raggiungono direttamente la biblioteca, il centro congressi, lo spazio espositivo e il ristorante. Gli uffici del ministero sono, invece, dislocati lungo tutto il perimetro del grande volume e si dipanano all’interno delle singole “case”. In ciascuno dei corpi minori è presente un atrio a tutt’altezza, illuminato da luce naturale, che ospita i collegamenti verticali e, su ciascun piano, un blocco servizi. Sostenibilità ed efficienza energetica sono quindi le parole chiave che hanno dettato lo sviluppo esecutivo di un progetto attuale fuori dall’ordinario. Dal punto di vista impiantistico le strategie adottate sono all’insegna del rispetto ambientale coprendo il poco fabbisogno energetico con un impianto geotermico abbinato al sistema di cogenerazione. Il sistema di distribuzione è radiante termoattivo a soffitto sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.

Esiste, poi, un sistema di ventilazione naturale integrata con aperture di 0,15 mq, diffuse in facciata e abilmente mascherate e protette dalle intemperie, che permette il free-cooling estivo. L’aggiunta di schermature solari interne ed esterne ai serramenti e la presenza di un elevato isolamento a cappotto sotto al rivestimento di ceramica delle facciate riducono i consumi energetici per dispersioni e gli apporti solari indesiderati. La scelta di adottare un sistema di rivestimento ceramico su un edificio così complesso ha certamente richiesto uno studio particolare che però ha portato vantaggi sia in termini di resa estetica che, soprattutto, energetica, grazie alla maggiore inerzia termica e all’integrazione/ occultamento dei sistemi di schermature e di free-cooling. La necessità di realizzare un nuovo spazio pubblico rappresentativo che si adeguasse alle necessità di orientamento del lotto, di accessibilità e flessibilità delle funzioni e di sostenibilità ambientale, è stata l’occasione per attuare un intervento significativo per avviare la rigenerazione urbana di un quartiere depresso come nelle intenzioni della municipalità.

LA FACCIATA RAPPRESENTATIVA ED EFFICIENTE
Elemento caratteristico del progetto è certamente la grande superficie delle facciate (circa 20.000 mq) caratterizzata da elementi di alluminio alternati a 9.000 mq di formelle di ceramica di venti tonalità differenti alternate. Il colore è stato applicato sulle formelle con un film sottile e semitrasparente che lascia intravedere il colore naturale. Le cromie delle facciate esterne variano dal rosso al giallo, dall’arancio al rosa; quelle dei fronti interni dal verde all’azzurro al blu. I 26.000 pezzi ceramici di cui sono composte sono stati appositamente progettati e realizzati per adattarsi alla forma dell’edificio, in parte lineari, in parte concavi e in parte convessi con dimensioni spesso differenti con una varietà di 13.500 soluzioni. Tutti gli elementi sono fissati su una sottostruttura metallica con clips invisibili all’esterno a creare una facciata ventilata che copre e protegge l’isolamento sottostante. La forza del progetto non è solo la presentazione di un edificio simbolo per il quartiere, ma di proporre un modello energeticamente efficiente e sostenibile. La facciata, prodotta dall’azienda tedesca Gartner, gioca un ruolo chiave anche in materia di efficienza energetica. Essa, infatti, coniuga un elevato isolamento tradizionale nelle porzioni opache con una grande superficie vetrata composta da serramenti a triplo vetro con integrato un sistema di ventilazione. Una serie di aperture, dalla sezione netta di 0,15 m2 ciascuna, sono installate su profili di alluminio accanto alle finestre e perfettamente integrate in facciata. Azionabili con una semplice maniglia sono ricoperte, sul lato interno, con pannelli fonoisolanti e rivestite con lamiere d’alluminio. Il sistema risulta così protetto dalle intemperie e permette un ricambio d’aria dietro i pannelli laterali del rivestimento interno, grazie allo studio della bioclimatica del sito e alla corretta disposizione delle aperture per garantire una ventilazione naturale e periferica. Il sistema, composto di bocchette di captazione di 34x200 cm, funziona soprattutto nel periodo estivo, permettendo il raffrescamento naturale dei locali interni durante le ore notturne senza dover aprire i serramenti.

Scheda progetto
Progettista: Sauerbruch Hutton Matthias Sauerbruch, Louisa Hutton, Juan Lucas Young -  David Wegener (project architect), Jörg Albeke, Peter Apel, Sibylle Bornefeld, Andrea Frensch, Stefan Fuhlrott, Tom Geister, Felix Habich, Stephanie Heese, Falco Herrmann, Michaela Kunze, Ilja Leda, Axel Linde, Nils Lindhorst, Jonas Luther, Konrad Opitz, Tanja Reiche, Wolfgang Thiessen, Tobias Vogel, Roman WeingardtCommittente: Sprinkenhorf
Superficie costruita: 61,400 mq
Fine lavori: 2013
Localizzazione: Hamburg, Germany
Committente: Sprinkenhorf
Progetto esecutivo e supervisione: Obermeyer Planen + Beraten
Ingegneria strutturale: WTM Engineers GmbH, Hamburg
Ingegneria termotecnica e impiantistica: Innius RR GmbH, Rosbach v. d. Höhe
Progetto termotecnico: Müller-BBM
Progetto acustico: Lärmkontor GmbH, Hamburg
Progetto antincendio e del paesaggio: Schaper+Steffen+Runtsch Garten and Landschaftsarchitekten; Landschaftsarchitektur+Felix Holzapfel-Herziger; Agence Ter Landschaftsarchitekten, Karlsruhe
Progetto geotecnico: BBI Geo and Umwelttechnik
Concorso: 2009
Certificazioni: DGNB Certificate Gold; IBA-Exzellenz
Facciata: Gartner
Photos: Jan Bitter

Arketipo 106, Colore, Ottobre 2016