Focus Cantiere
Stabilizzazione del terreno circostante: la presenza di fabbricati limitrofi all'area d'intervento e di compatte lenti d'argilla nel sottosuolo ha richiesto la realizzazione di un invaso perimetrato mediante vibroinfissione di palancole metalliche, utilizzando sistemi di monitoraggio delle vibrazioni e di misurazione degli eventuali movimenti del terreno.
Sottofondazioni e fondazioni: sono stati eseguiti circa 200 pali trivellati di sottofondazione, con profondità e diametro variabili, a sostegno della "vasca bianca" impermeabile di fondazione in calcestruzzo armato, con platea in pendenza (superficie 4.000 mq ca.) e setti verticali ad andamento irregolare.
Sistema strutturale iperstatico: l'intera struttura portante in elevazione è stata rimodellata e ricalcolata per ottimizzarne le prestazioni statiche, in particolare per il sostegno del portale e della tensostruttura di facciata (sup. 460 mq) e della copertura (in collaborazione con lo studio professionale Sobek e le imprese esecutrici).
Portale di facciata: realizzato con tubolare curvo ad andamento sinusoidale in acciaio (lungh. 60 m, alt. 12 m, diam. 1.000 mm, spess. 20÷40 mm), composto da conci sostenuti mediante tralicciatura provvisoria in fase di saldatura in opera. La struttura di sostegno alla facciata comprende inoltre pilastri inclinati (Y) e cavi pretesi, in acciaio inox.
Copertura a doppia curvatura: la struttura portante rispetta la forma a doppia curvatura, è costituita da una tripla orditura di arcate metalliche reticolari a spinta eliminata ed è stata montata impiegando contemporaneamente 2 autogru, la gru a torre e 2 cestelli per le operazioni in quota.
Facciata in vetro: le lastre trasparenti del prospetto d'ingresso sono sostenute da mensole in acciaio inox ottenute per microfusione fissate a cavi inox inclinati e pretensionati a 20 tonn.e sono distanziate con giunti siliconici spessi 4 cm.
Isolamento e impermeabilizzazione: l'installazione del pacchetto di coibentazione della copertura si è rivelata estremamente impegnativa a causa delle elevate pendenze e della forma tridimensionale da rivestire: i pannelli (spess. 16 cm) sono stati incollati a formare una superficie sfaccettata a giunti saturati, sulla quale sono state conficcate quasi 5.000 piastre in acciaio per fissare l'orditura di supporto delle doghe gialle di copertura. Il tracciamento e il posizionamento delle piastre è avvenuto con l'ausilio di una squadra di topografi con due stazioni totali gps, per garantire la tolleranza massima di 1 cm.
Manto in doghe di alluminio gialle: i 3.300 mq di superficie in doghe d'alluminio estruso, calandrate lungo i 12 cm di larghezza e adattate alla curvatura in opera nel senso della lunghezza, sono state incastrate lungo i fianchi e di testa mediante guarnizioni a tenuta d'acqua. Il montaggio delle due orditure di sottostruttura, in particolare di quelle poste sopra i lucernari, è stata l'operazione più complessa. Sono stati impiegati speciali carrelli-biella progettati ad hoc per consentire movimenti a carrello e a cerniera nelle diverse direzioni, assecondando le dilatazioni termiche senza alterazioni alla statica e alla tenuta all'acqua.
Pavimentazione cementizia interna: è stato condotto uno studio molto approfondito per realizzare una pavimentazione con pochissimi giunti di dilatazione, realizzando porzioni continue molto ampie, coincidenti con i cambi di pendenza, secondo il disegno della Direzione Artistica. La miscela super-additivata impiegata è stata rigorosamente controllata per l'intera filiera produttiva, fino alla posa in opera, superando addirittura gli obiettivi prefissati.
Dati cantiere
Impresa aggiudicatrice dell'appalto | Associazione Temporanea d'Imprese |
Opere civili | Consorzio Cooperative di Costruzioni di Bologna (Mandataria); Consorzio Stabile Modenese (Mandante) |
Impianti meccanici | Ing. Ferrari Impianti Spa (Mandante) |
Impianti elettrici | ITE Group (Mandante) |
Capo gruppo dell'Associazione temporanea d'Imprese | CdC, Cooperativa di Costruzioni di Modena |
Direttore Tecnico | Ing. Giuseppe Coppi (CdC) |
Assistente Tecnico | Geom. Luca Bergonzini (CdC) |
Assistente Tecnico | Geom. Emilio Nigro (CG2) |
Capo Cantiere | Geom. Loris Golinelli (CdC) |
Per l'approfondimento sul progetto della Casa Museo Enzo Ferrari clicca qui: Casa Museo Enzo Ferrari
Scheda progetto
luogo: Via Paolo Ferrari 85, Modena
cliente: Fondazione Casa Natale Enzo Ferrari
progetto architettonico: Jan Kaplický (Future Systems)
progetto ingegneristico: Arup London, Consulenza strutturale e ambientale (concorso)
coordinatore lavori: Andrea Morgante (capo progetto), Politecnica- Modena (Project Management e Direzione Lavori)
collaboratori: Team di progetto: Andrea Morgante, Søren Aagaard, Oriana Cremella, Cristina Greco, Clancy Meyers, Liz Middleton, Itai Palti, Maria Persichella, Filippo Previtali, Daria Trovato
impresa di costruzione: Capo gruppo dell'Associazione temporanea d'Imprese: CdC, Cooperativa di Costruzioni di Modena
tempi di progettazione: 2004
tempi di realizzazione: 2012 completamento
superficie costruita mq: Area di progetto: 10600 mq; Sup. interna: 5,200 mq (4,200 mq Galleria/ 1,000 mq Casa Natale)
Scheda studio
Studio: Shiro Studio - Arch. Andrea Morgante
Indirizzo: 172 Kensington Church Street
Città: London W8 4BN
Telefono: +44 7967757885
e-mail: studio@shiro-studio.com
www: www.shiro-studio.com