La nuova Comunità di Assistenza Residenziale di Riva del Garda, progettata da Euro Project engineering consulting srl in collaborazione con lo studio di architettura Cino Zucchi Architetti, rappresenta un significativo passo verso un nuovo modello di architettura socio-sanitaria. Il progetto, sviluppato per l'ente APSP, si distacca dalla tradizionale visione delle strutture ospedaliere, proponendo un ambiente che non solo cura, ma favorisce il benessere psico-fisico degli ospiti anziani.
In linea con il concetto di "spazio che cura", l'architettura di questa struttura mira a rispondere alle esigenze del personale e degli utenti creando ambienti che siano funzionali, ma anche empatici. Il progetto promuove un'idea di salute olistica, ponendo la persona al centro, e sviluppando spazi che interagiscono con i contesti sociali e territoriali circostanti. In questo modo, la struttura non è solo un luogo di cura, ma diventa un elemento integrato nella comunità.

Posta all’interno del piccolo borgo lacustre la nuova struttura mostra la volontà verso l’integrazione perseguendo l’idea di congegno spaziale unitario ma La nuova struttura, situata nel piccolo borgo lacustre, si distingue per il suo approccio integrato, che unisce funzionalità e complessità spaziale. Pur mantenendo un disegno unitario, essa risponde a esigenze articolate, creando spazi ricchi di potenzialità, ma anche di sfide relazionali. L’obiettivo è portare l'architettura a un alto livello di organicità e ottimizzazione funzionale, partendo dalle scelte formali.
In questa visione, lo spazio d’ingresso assume un ruolo fondamentale, interpretando la connessione tra la comunità e l’ambiente sanitario. Esso favorisce l’interazione con l’ospite anziano, esaltando il suo ruolo terapeutico, e si integra armoniosamente con il contesto esterno. Questo luogo contribuisce a dare equilibrio alla struttura, creando una sintonia con la rete comunitaria circostante e delineando un centro socio-sanitario capace di plasmare gli spazi come strumenti fondamentali per il benessere psico-fisico e sociale degli ospiti e del personale.
Si tratta di caratterizzare uno spazio cardine dove fornire informazioni e primi Il progetto si concentra sulla creazione di un “spazio cardine”, che serve a orientare l’organizzazione interna della struttura. Il posizionamento centrale dei giardini, la disposizione dei corridoi, delle stanze e delle aree comuni rispecchiano questo principio, richiamando elementi naturali del paesaggio circostante. L’intento è estendere il ruolo curativo degli spazi anche verso l’ambiente urbano, creando un’armonia tra l’interno della struttura e il mondo esterno.
Il progetto si distingue per l’armoniosa combinazione di criteri funzionali e tecnici con una profonda attenzione agli aspetti psicologici, che contribuiscono all’umanizzazione degli ambienti. Questi spazi diventano così strumenti di cura, capaci di trovare il giusto equilibrio tra le necessità operative, impiantistiche, gestionali e di sicurezza, offrendo al contempo un ambiente confortevole per gli anziani. Ogni dettaglio, dalle camere ai bagni, è progettato per garantire il benessere dell’utente, con materiali facili da pulire, antimicrobici e robusti, e sistemi di automazione che riducono i consumi energetici e idrici. Anche i percorsi interni sono studiati per essere brevi e ben collegati, facilitando la mobilità degli ospiti. L’architettura, suddivisa in tre unità separate e dotata di una struttura in acciaio e calcestruzzo, è pensata per mettere al centro l’utente fragile, creando un ambiente familiare e terapeutico che accoglie 60 posti letto.
Il design centrato sulla persona ha portato alla definizione di ambienti multi Il design centrato sulla persona ha portato alla creazione di ambienti multisensoriali, organizzati in modo semplice e funzionale. Questa disposizione favorisce un’interazione fluida tra le attività quotidiane, mentre l’attenzione al benessere fisico e mentale degli utenti fa della "Cittadella dell’Accoglienza" un esempio di design rigenerativo, che unisce soluzioni biofiliche a basso impatto ambientale con innovazioni tecnologiche e architettoniche di eccellenza.
In questo contesto, architettura, interni, struttura e programma sanitario si uniscono per superare la tradizionale percezione di ospedale, offrendo piuttosto l’idea di una "Casa che cura". Gli spazi sono progettati per garantire un costante contatto visivo con l’esterno, grazie a ampie vetrate e una terrazza-giardino centrale, che facilita la connessione con il paesaggio circostante. Questo design, che favorisce la luce naturale, crea un ambiente accogliente e stimolante, contrastando l’aspetto sterile tipico degli ospedali. L'uso di materiali tattili e la cura nella progettazione degli spazi contribuiscono a un equilibrio perfetto tra efficienza energetica, funzionalità e prestazioni, facendo di questa struttura un modello all’avanguardia nella sanità italiana.
A riguardo si osserva che le strategie di progetto in materia sostenibile vengono coadiuvate nella creazione di un edificio ad alte prestazioni sia efficienti a livello gestionale e sia confortevoli, da vivere e usufruire. Inoltre, i sistemi di ingegneria e il sapiente utilizzo di materiali scelti in stretto rapporto con l’ambiente circostante concorrono a raggiungere alte prestazioni energetiche certificate con il grado LEED Gold. Per questo anche tutti processi di realizzazione sono stati studiati seguendo una streamline precisa, attraverso la scelta di fornitori, lavorazioni, gestione rifiuti, abbattimento polveri e rumori, il tutto funzionale alla gestione sostenibile delle lavorazioni e alla diminuzione dei costi relativi. A supporto concorre la progettazione integrata che, nella creazione di modelli 3D, progressivamente aggiornati e verificati, ha ottimizzato i processi di progettazione e gestione e migliorato l’efficienza e sostenibilità della struttura, riuscendo a gestire le sfide tecniche e compositive legate a strutture complesse come quella in oggetto dal carattere socio-sanitario.
È stata questa un’avventura di progetto che, nell’azione sinergica di Euro Project Engineering Consulting srl, di Cino Zucchi Architetti e dell’ente APSP, ha permesso di realizzare un’opera architettonica di grande impatto, significativa all’interno di un’edilizia ospedaliera oramai superata, migliorando l’ambiente di cura e creando un vero e proprio “locus amoenus”.
Scheda progetto
Progettisti: Euro Project engineering consulting srl, Cino Zucchi Architetti
Committente: Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Città di Riva”, APSP (Presidente: Franco Benuzzi e Direttore Generale: Davide Preti)
Importo lavori: 9.265.461,24 €
Fine lavori: 28/09/2023