L’intervento di edilizia convenzionata nasce da una richiesta della SIEMP (Société Immobilière d’Economie Mixte de la Ville de Paris) di costruire un edificio residenziale con standard THPE (Très haute qualité environnementale) di alta prestazione energetica. Lo studio Atelier du Pont, cofondatore di PLAN01 eco design centre, riceve l’incarico e accetta la sfida di portare a termine un progetto con limitazioni di costo, elevate richieste di alte prestazioni energetiche e tempi ristretti di edificazione (14 mesi per il completamento). L’approccio al progetto si è basato su due punti fondamentali: massima illuminazione naturale e ricerca della soluzione distributiva più funzionale sia negli alloggi sia negli spazi comuni. L’edificio sorge a Parigi nella zona di Pére Lachaise, in uno stretto cul-de-sac. La facciata sulla strada è completamente rivestita in vetro, quasi a richiamare le grandi aperture degli studi degli artisti presenti nel quartiere.

Questo materiale, usato anche per i parapetti e le pareti esterne delle aree comuni, oltre ad essere facilmente riciclabile e di durata quasi illimitata, conferisce alla costruzione un’immagine leggera e uniforme. La composizione della facciata principale nasce così dal ritmo dei telai dei pannelli vetrati, con variazioni ottenute dai riquadri trasparenti delle finestre degli alloggi (con il serramento montato sul fi lo interno del muro), e dai pannelli traslucidi che illuminano le aree comuni. Tale alternanza genera un gioco di riflessi, trasparenze sia all’esterno che all’interno, sia durante il giorno che all’imbrunire. All’interno, le pareti delle aree comuni sono dipinte in arancione così come la scala interna, con l’effetto di evidenziare, per contrasto, la trasparenza e durezza delle superfici vetrate; dall’esterno, si intravedono le pareti colorate mediate dai vetri acidati che trasformano la facciata in uno schermo cangiante.

Il condominio comprende 8 appartamenti disposti su 4 livelli, con tagli variabili di 40, 60, 80 e 70 mq; l’affaccio della zona giorno e di parte delle camere da letto è sul cortile interno, che gode del migliore orientamento (sud sud-est) e rimane più intimo e protetto. La facciata sul cortile è stata trattata in analogia con quella su strada, con pannelli uniformi e continui, ma rivestiti con lame di legno verticali (trattate ad alte temperature, così da non richiedere particolare manutenzione). Il fronte individua in questo modo un’immagine più domestica e intima. L’elevato spessore dell’isolante (30 cm), interposto fra le lame di legno e la parete portante di calcestruzzo armato, consente anche di ridurre la rifrazione sonora del cortile interno. L’ultimo piano è arretrato dal fi lo strada e, a differenza dei piani sottostanti, è rivestito in legno sui tre lati. La copertura è piana e praticabile e il suo parapetto rappresenta la naturale prosecuzione dei pannelli di legno sottostanti, ma con doghe verticali leggermente distanziate, a dare maggiore leggerezza e trasparenza al coronamento.

Nel giardino interno, una lastra di cemento verniciato arancio separa e contraddistingue i cortili privati degli appartamenti al piano terra. Un aspetto che i progettisti hanno approfondito con particolare attenzione è il raggiungimento di alte prestazioni energetiche. La richiesta della committenza è stata precisa nell’indicare le specifiche prestazionali, ma, durante la costruzione, è stato chiesto di elevare le prestazioni dell’involucro per raggiungere un livello di consumo energetico minore di 50 KWhep/mq (chilowattora di energia primaria a metro quadro). Atelier du Pont, con PLAN01, è riuscito a raggiungere il valore BBC (Edificio a basso consumo energetico) aumentando lo spessore dell’isolamento in facciata e inserendo pannelli solari in copertura. La soluzione, poi adottata in cantiere aggiornando velocemente i disegni esecutivi, è stata precedentemente verificata tramite software di modellazione parametrica. L’edificio, grazie a queste scelte, è stato di fatto il primo a rispondere al piano climatico imposto dalla municipalità di Parigi.

PANNELLI DI VETRO IN FACCIATA
La composizione della facciata principale nasce dal ritmo dei telai dei pannelli di vetro, con variazioni ottenute dai riquadri delle finestre degli appartamenti alternati a pannelli traslucidi in corrispondenza delle aree comuni. Questa composizione genera un gioco di riflessi, trasparenze, luci e ombre sia all’esterno che all’interno dell’edificio, sia durante il giorno che di notte. La scelta del vetro nasce non solo da scelte progettuali, ma anche dalla volontà di usare un materiale di lunghissima durata nel tempo e facilmente recuperabile o riciclabile. Le vetrate, tutte con telai di alluminio, sono coniugate in varianti diverse in base alla loro posizione e alle caratteristiche degli spazi interni. Le finestre degli alloggi sono arretrate rispetto al filo della facciata per una maggiore protezione dall’esterno, la specchiatura è di vetrocamera chiaro basso emissivo (6-12-4 mm). Parte della facciata al piano terra e il rivestimento superiore in corrispondenza con le zone comuni sono schermati da pannelli di vetrocamera con interposto pvb (6-12-4 pvb-4 mm), la lastra interna è di vetro laminato e con lato interno acidata. La restante parte della facciata è rivestita da vetrocamera trasparente con interposto pvb (6-12-4 pvb-4 mm), che lascia intravedere i pannelli sandwich retrostanti, con rivestimento di lamiera verniciata bianca.

CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE
Un aspetto che i progettisti hanno approfondito con particolare attenzione è il raggiungimento di alte prestazioni energetiche, richiesto dalla committenza fin dall’inizio del progetto, raggiungendo, con un consumo energetico inferiore a 50 KWhep/mq (chilowattora di energia primaria a metro quadro), il livello BBC (Edificio a basso consumo energetico). Grazie alla forma compatta dell’edificio, in parte imposta dal lotto a disposizione, alla ricerca della illuminazione naturale degli spazi privati e pubblici, a un buon isolamento delle chiusure opache esterne e all’istallazione di pannelli solari termici in copertura, l’edificio è stato di fatto il primo a rispondere al piano climatico imposto dalla municipalità di Parigi. Per raggiungere tale risultato sono state elaborate simulazioni tridimensionali al 21 dicembre e al 21 giugno, nelle ore di zenit solare e nell’arco dell’intera giornata, in modo da calcolare l’apporto calorico su ciascuna facciata e in copertura e progettare le corrette stratigrafie. Successivamente sono state elaborate le tabelle di calcolo degli apporti interni (soleggiamento e ventilazione), delle caratteristiche dell’involucro, oltre a uno schema planimetrico con evidenziate le temperature superficiali di tutto l’edificio nell’arco della giornata.

Scheda progetto
Progettista: Atelier du Pont
Committente: SIEMP (Société Immobilière d’Economie Mixte de la Ville de Paris)
Periodo di costruzione: 2009
Gross area: 658 mq
Costo: 1.38 millions euro
Photos: Luc Boegly

Arketipo 96, Residenze, Settembre 2015