M9 è il nuovo distretto di rigenerazione urbana a Venezia Mestre progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton e presentato alle Corderie dell’Arsenale nella mostra FREESPACE, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, per la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
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M9 pone accanto al museo multimediale del ’900 italiano l’innovazione culturale e tecnologica, il retail, l’intrattenimento e i servizi. Verrà inaugurato il 1° dicembre 2018 ed è il progetto più importante della Fondazione di Venezia, che ha investito 110 milioni di euro per contribuire al rilancio e allo sviluppo della terraferma veneziana. Realizzazione e sviluppo di M9 sono stati affidati a Polymnia Venezia, società strumentale della Fondazione di Venezia.
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Ispirato a esperienze internazionali di rigenerazione urbana, M9 propone un format innovativo nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere per la collettività.
I numeri del progetto M9:
- 7 corpi di fabbrica di cui 3 nuove edificazioni;
- 280 mq auditorium/cinema 4K, 200 posti con visori VR (piano terreno);
- 2.610 mq esposizione permanente (primo e secondo piano);
- 1.400 mq esposizioni temporanee ed eventi (terzo piano);
- 2.485 mq superficie interrata per vani tecnici, depositi, parcheggi;
- 2.260 mq aree servite dal sistema di attivazione di massa;
- 86.000 kWh energia solare annua media prodotta da 276 pannelli fotovoltaici;
- 63 sonde del campo geotermico a 110 m di profondità per produrre il 100% del riscaldamento e il 40% del raffrescamento;
- 20.000 elementi di ceramica policroma rivestono le facciate delle nuove architetture;
- 13 colori sulle facciate in accordo cromatico con il contesto urbano;
- 6 nuovi attraversamenti pedonali garantiscono la permeabilità dell’area;
- 4 grandi spazi per gli eventi.