La Direction du Patrimoine et de l'Architecture, l'ente del comune di Parigi che si occupa del controllo e gestione del patrimonio architettonico cittadino, ha indetto un ambizioso programma di creazione di spazi socio-culturali a disposizione degli abitanti dei vari quartieri. All'interno di uno di questi è stato lanciato il progetto di riqualificazione di un antico palazzo del XVII secolo nel quartiere d'Aligre, per l'accoglienza della MdE - Maison des Ensembles, all'interno del quale si trovano spazi a vocazione associativa, sociale, culturale e sportiva. L'antico edificio è allacciato direttamente ad un ulteriore corpo di fabbrica completamente in disuso, posto perpendicolarmente e con il quale identifica un cortiletto d'ingresso che funge da filtro verso la strada principale.
Proiettarsi all'interno del quartiere
La differente natura degli edifici è stata mantenuta e ha reso possibile l'utilizzo di due differenti linguaggi d'intervento: se da un lato l'antico edificio secentesco ha richiesto il ripristino di logiche architettoniche dichiaratamente "ancient", l'ala moderna del complesso è stata trattata esaltandone il contatto diretto con il tessuto del quartiere. Lo studio Atelier Filippini è stato in grado di interpretare questo necessario "discorso a due" come un'opportunità per il progetto, arrivando alla configurazione di una doppia pelle esterna, dalla forte valenza multimediale; una facciata in vetro completamente serigrafata che nasconde - in modo impercettibile - il ballatoio distributivo interno. Le serigrafie differiscono tra semi-traslucide e specchiate, donando a seconda della luce e dell'ora un diverso aspetto al complesso. In corrispondenza delle aperture interne, sono state create dei bow-windows che contengono al loro interno degli spazi di sosta e riposo. Oltre al forte impatto visivo, questo fronte esterno funge da "grande schermo" per dialogare con il quartiere e i suoi abitanti: attraverso l'utilizzo di particolari giochi di luce e con il posizionamento di schermi per retro-proiezione nelle vetrate dei bow-windows, l'edificio si anima con installazioni video, proiezioni artistiche o semplicemente cambi di luce colorata, che si rendono ottimi in occasione di festività o particolari ricorrenze cittadine.
Sostenibilità ambientale
"La ristrutturazione - spiegano dall'Atelier Filippini - è fatta nell'ottica della massima efficienza energetica, del comfort acustico ed illuminativo, nonché della flessibilità degli spazi interni con la necessità di soluzioni tecniche particolari". Da sempre attento alla creazione di architetture energeticamente efficienti, lo studio ha previsto l'installazione di una doppia caldaia a condensazione per il riscaldamento, diffuso negli ambienti grazie ad un impianto a pavimento. Per quanto riguarda la ventilazione e il raffrescamento degli ambienti interni, al fine di ottenere il miglior comfort interno senza che questo vada a discapito dell'ambiente, è stato integrato un sistema di controllo e gestione informatizzato.
scheda progetto
luogo: rue d’Aligre, Paris 12
cliente: Ville de Paris – Direction du Patrimoine et de l’Architecture
progetto architettonico: Atelier Filippini - Renato Filippini architetto
collaboratori: Matteo Tranchesi; Roberta Esposito
impresa di costruzione: Pradeau & Morin (Gruppo Eiffage)
progetto strutture: SLH ile de France
progetto acustico: ORFEA acoustique
tempi di progettazione: 2005-2009
tempi di realizzazione: 2009-2010
superficie costruita mq: 1.500
scheda studio
Studio: Atelier Filippini
Indirizzo: Rue des Tois Bornes
Città: 75011 Paris (FR)
Telefono: 01 43 57 06 10
Fax: 01 43 57 09 09
e-mail: contact@atelierfilippini.com
presentazione
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