Monastero di Siloe / Green: lame schermanti di legno di larice

Il primo lotto ha previsto la realizzazione degli spazi abitativi dei monaci: si sviluppano su quattro livelli, sono serviti da un blocco scale e da un ascensore, hanno un involucro prevalentemente opaco. Le aperture sono contenute e razionalizzate per permettere il grado di isolamento richiesto. Nonostante ciò, le finestre e le logge delle camere sono protette da doghe orizzontali di legno grezzo di larice, montate inclinate su telaio ligneo della stessa essenza e apribili tramite la rotazione manuale intorno a un perno superiore, con la duplice funzione di controllare il flusso luminoso e la privacy dei monaci.
Le facciate opache presentano un involucro ventilato e tamponamenti di termolaterizi di elevato spessore, in grado di contenere le dispersioni di calore e massimizzare i risparmi energetici.
Gli attacchi a terra sono realizzati con un rivestimento esterno di pietra tipo a semisecco con rasatura dei giunti aperti con malta di calce, a sottolineare la volontà di radicamento dell'opera al territorio.
La compattezza e la linearità del fabbricato è bilanciata da una voluta discontinuità tra i fronti, non tanto per materiali d'uso, ma per bucature, differenze di quote nelle coperture e dislivelli del terreno, mantenuto identico allo stato di fatto.