Questa residenza privata di campagna ha preso il posto di un rudere preesistente, utilizzandone il materiale di spoglio e scomponendo e reinterpretando in chiave contemporanea il linguaggio e le caratteristiche tradizionali dell'edificio rurale residenziale.
Finestre di dimensioni e forme differenti si alternano tra loro dedicando a ogni funzione interna una diversa visuale sulle colline esterne.
La casa, presenta al suo interno 5 differenti livelli, sfalsati tra loro e tutti connessi dal corpo scala centrale.
La casa ha vinto il 1° Premio Inarch Lazio 2010. È stata pubblicata in copertina sui principali siti web, oltre a libri e riviste del settore nazionali e internazionali.
Il rivestimento adottato, in laterizi misti a pietre, è caratteristico delle tradizionali costruzioni rurali povere della zona. Si è scelto di recuperare e riutilizzare il materiale "di spoglio" del preesistente rudere. Il motivo delle strombature, reinterpreta un motivo della tradizione architettonica offrendo lo spunto per un'articolazione formale dei prospetti esterni.
Il progetto degli interni è stato volutamente improntato a un approccio minimalista, essenziale e astratto. In questo modo abbiamo voluto sottolineare l'ingresso del mondo esterno, colorato e in movimento, nell'interno dell'abitazione, attraverso le aperture. All'interno, in continuità con il patio esterno, una scala imponente articola gli ambienti, trasformandosi in un luogo di sosta, di esposizione, di seduta, anche di rappresentazione. La casa, presenta 5 differenti livelli, sfalsati tra loro e tutti connessi dal corpo scala centrale. Il movimento nella casa offre, in questo modo, continue visuali e tagli di luce differenti, sia sugli spazi interni che sui paesaggi esterni. Sul grande open space interno si affacciano anche le due stanze da letto principali, trattate volumetricamente come due nuclei distinti e separati da una fenditura tra le pareti e sul solaio. La terza stanza, per gli ospiti, al piano terra, presenta invece un sistema di pannelli scorrevoli che creano una parete a scomparsa.
Dal punto di vista strutturale, uno studio particolarmente approfondito ha permesso di garantire due necessità architettoniche che ritenevamo particolarmente importanti: l'assenza di pilastri interni con conseguente maggiore libertà nel disegno delle volumetrie interne, e il mantenimento dell'angolo con la visuale principale completamente vetrato.
Scheda progetto
luogo: Ripartisone (AP)
cliente: P. Lister – D. Vandersmagt
progetto architettonico: Barilari Architetti (Fabio Barilari e Alessio Barilari)
collaboratori: Arch. F. Schingo, K. Nathan, A. Vitiello, B. Savignano, O. Dani
impresa di costruzione: Rediwdesign Srl – Metalsec Srl
progetto strutture: Arch. F. Barilari, S. Catasta, P. Antonini, Ing. R. Brunelli
fotografie: Arch. V. Barilari
tempi di progettazione: 2005
tempi di realizzazione: 2009
superficie costruita mq: 170 mq
Scheda studio
Studio: Barilari Architetti
Indirizzo: via dei Lincei, 42
Città: Roma
e-mail: architetto@fabiobarilari.com
Fabio Barilari – Alessio Barilari