La costruzione del nuovo dipartimento di Medicina dell’Università di Udine procede a ritmo sostenuto, segnando un traguardo importante con la cerimonia di “arrivo al tetto” del nuovo campus medico al Kolbe.

Questo evento simbolico celebra la conclusione delle opere strutturali di base e apre la strada alla realizzazione degli impianti tecnologici, elettrici e meccanici, oltre alle finiture architettoniche necessarie per completare il campus.

Progetto CMR

L'evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come Roberto Pinton, rettore dell’ateneo, Leonardo Sechi, direttore del dipartimento di Medicina, Massimo Roj, CEO e founding partner di Progetto CMR, la società di progettazione integrata di Milano, Denis Caporale, direttore generale dell'azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Alberto De Toni, sindaco di Udine.

Università di Udine

Massimo Roj, CEO e founding partner di Progetto CMR, ha sottolineato l’importanza della progettazione incentrata sulle persone, elementi fondamentali del campus che punta a offrire spazi moderni e tecnologicamente avanzati per la didattica e la ricerca.

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Il nuovo campus medico si sviluppa su una superficie complessiva di 33.742 metri quadri, con edifici per circa 7.000 metri quadri. Il complesso include: un edificio su due piani per le aule didattiche e un secondo edificio su tre piani più un livello interrato, destinato alla sede dipartimentale e ai laboratori di ricerca.

Il progetto, che ha un costo stimato di 20 milioni di euro, comprende 8 aule, circa 70 laboratori e 60 uffici, con la conclusione prevista entro la fine del 2025.

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L’opera è realizzata grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Ministero dell’Università e della Ricerca, sotto la direzione progettuale di Progetto CMR, società di progettazione integrata con sede a Milano.

La costruzione è affidata all'Associazione Temporanea d’Impresa guidata dalla Icicoop di Ronchi dei Legionari, con la partecipazione di ED Impianti srl e Ranzato Impianti srl.

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L’intera filosofia progettuale firmata da Progetto CMR è basata sulla sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. Da un punto di vista costruttivo il progetto risponde alle più recenti tecnologie dell’ingegneria antisismica con la messa in opera di sistemi isolatori in fondazione finalizzati a diminuire la trasmissione delle azioni sismiche dal terreno all’edificio.

Gli edifici, concepiti per agevolare lo svolgimento di formazione all’avanguardia in un ambiente incentrato sul benessere psico-fisico degli utilizzatori, sono stati progettati per rispondere ai parametri di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica e otterranno le certificazioni LEED e CasaClima.

L’intervento si colloca nell’ambito di un progetto di più ampio respiro che ha previsto anche il recupero di una parte dell’ex convento per destinarlo ad attività di tipo residenziale, ricreative e collettive con destinazione universitaria, che costituiranno il nuovo campus medico. Il recupero dell’ex convento ai fini residenziali è sostenuto dalla Regione e coinvolgerà l’Agenzia regionale per il diritto allo studio del Friuli Venezia Giulia (Ardis).

Un progetto di questo tipo potrà influenzare il prossimo sviluppo del quartiere e della città, ospitando attività mirate a produrre innovazione scientifica ad alto livello in ambito medico e sanitario. Il nuovo campus è stato progettato nel rispetto di un contesto naturale di pregio, dove studenti, docenti e personale potranno usufruire anche dei giardini e delle aree esterne di aggregazione.