Il ristorante Matè si trova a Treviglio, in provincia di Bergamo, ed è stato realizzato su progetto degli architetti Matteo Rota e Annalisa Grasselli di Margstudio. La committenza ha affidato il locale al giovane studio di architetti come esecuzione di un concept preesistente che essi hanno interpretato e riadattato. Il filo conduttore del progetto è sicuramente la presenza forte degli elementi naturali. Così, all’interno di Matè, si percepiscono in modo vivo l’uomo, i materiali naturali, i prodotti a km zero, grazie a una vera attenzione verso la qualità della materia prima.
Il locale si sviluppa su una superficie di oltre 600 metri quadri, dei quali circa 200 sono destinati a cucine professionali, magazzini e spogliatoio personale; i restanti 400 metri quadri, invece, rappresentano l’anima di Matè e sono stati progettati per contenere al meglio i servizi che il locale propone. In particolare, una zona forno a vista ospita le attività di preparazione e impasto di dolci e salati; l’area macelleria e gastronomia rappresenta un vero e proprio negozio aperto tutto il giorno, dove è possibile acquistare prodotti preparati dallo chef e le carni provenienti dalla cooperativa agricola Le terre di Ghiaia; il punto chiamato “fast and slow food” è dedicato alla preparazione a vista di hamburger e pasta fresca espressa, cucinati al momento; un cocktail bar accoglie i clienti grazie a un bancone di 21 metri che si sviluppa lungo tutto il locale, fruibile sia come caffetteria che per cocktail e birre crude spinate direttamente dal tank; infine, lo show cooking: una vera e propria mini cucina professionale da utilizzare tra amici o con l’aiuto di uno chef privato.
Per la definizione degli spazi, Margstudio ha collaborato con la committenza, interpretando percorsi fruibili e mai sovrapponibili, con l’obiettivo di far coesistere diversi servizi in un solo spazio come se fosse un’unica offerta. Completamente disegnato su misura, Matè è stato creato grazie al contributo di artigiani locali per la realizzazione delle strutture in ferro e legno: gli elementi sono grezzi ma trasmettono al contempo i valori di un’eleganza tradizionale, capaci di rendere il locale accogliente per clientele d’età diverse.
Su tutte le lamiere in ferro che circondano i clienti sono state utilizzate verniciature nere a fuoco, mentre nelle zone in cui il protagonista è il prodotto, le lamiere sono naturali, con molature a vista e finiture più grezze. Il legno utilizzato è di recupero, proviene infatti da vecchie assi da ponte fresate e molate. Esse compongono la maggior parte degli arredi, compresi i divanetti, le boiserie di rivestimento dell’area fast and slow food e i separé brie soleil verticali. Le pavimentazioni sono pensate per far dialogare i diversi ambienti, con un mix di calpestio originale e movimentato: sono stati creati dei tappeti di legno nelle zone più calde, con Pandomo Ardex per le aree più tecniche e con ceramica nei luoghi di alto passaggio.
Spicca, invece, per diversità di materiali la zona dedicata allo show cooking: completamente in acciaio è rivestita con Pandomo Ardex, che rende il tutto sofisticato e prezioso. Qui il cliente può cucinare per gli amici, seguire corsi di cucina o affittare il servizio “chef” per le proprie serate.