Diversi sistemi tecnologici integrati in una strategia comune, piuttosto complessa, sono in grado di sfruttare efficientemente l'energia disponibile in loco. Un sistema di recupero del calore cattura l'energia delle cappe di aspirazione dell'edificio adiacente (Earth and Ocean Sciences) e la trasferisce, attraverso uno scambiatore, alle pompe di calore connesse a un campo geotermico (30 pozzi verticali) localizzato sotto le fondazioni dell'edificio. Le pompe di calore forniscono riscaldamento e raffrescamento attraverso la sola ventilazione per l'auditorium e tramite solai radianti per i corridoi e l'atrio. La ventilazione meccanica e il ricambio d'aria sono garantiti da due unità di trattamento: una per l'auditorium, l'altra per il resto dell'edificio. L'immissione dell'aria nei locali avviene a bassa velocità e a basso delta termico attraverso diffusori situati sotto i sedili, nel caso dell'auditorium, o sotto il pavimento sopraelevato, negli uffici. In quest'ultimo caso la ventilazione meccanica integra quella naturale e un sistema radiante perimetrale riscalda l'aria. Una serie di pannelli solari termici a tubi evacuati, posizionati sul tetto, in combinazione con uno scambiatore che il recupera il calore dell'aria esausta, pre-riscaldano l'acqua per usi sanitari. Il sistema impiantistico così pensato permette di ridurre il fabbisogno annuale dell'intero campus di circa un milione di kilowattora all'anno.
scheda_progetto
Luogo: Vancouver, British Columbia
Committente: University of British Columbia Properties Trust
Fotografo: Martin Tessler
Tempi progetto: August 2011
Superficie costruita mq: 5675
Costo: 15 million euros