Nel 2009, lo studio Mecanoo fu incaricato di progettare una stazione che avrebbe sostituito quella esistente, ormai obsoleta, situata all’interno di un edificio ottocentesco, e realizzare una infrastruttura in grado di soddisfare le esigenze di Delft, punto strategico per i trasporti olandesi. Da qui si giunge a L’Aia e Rotterdam in soli 10 minuti e ogni giorno migliaia di studenti scendono dal treno e con le biciclette raggiungono l’Università di Tecnologia più importante dell’Olanda. L’edificio appena ultimato si inserisce come un cuneo tra la barriera generata dal viadotto ferroviario costruito negli anni ’60 - che al completamento dei lavori verrà demolito - e il canale d’acqua e sorge proprio al di sopra del nuovo snodo ferroviario sotterraneo. Esso è stato concepito a livello territoriale come fulcro di un importante intervento di riqualificazione in grado di unire il tessuto storico del nucleo medioevale, il tessuto specialistico della città della scienza e quello periferico del quartiere novecentesco di Westerkwartier e, a livello urbano, come un edificio multifunzionale, in parte pubblico e in parte privato, con la hall della stazione e i negozi al piano terra e il nuovo municipio della città ai piani superiori.

La realizzazione della seconda parte del progetto che coinvolge l’abbattimento del viadotto esistente comincerà quando anche il secondo tunnel ferroviario sarà completamente operativo, nel 2016. Al posto del vecchio sedime ferroviario sorgerà un grande parco urbano con una pista ciclabile e un percorso pedonale circondato da nuove abitazioni, uffici e negozi. Il nuovo complesso ha una forma organica e il suo prospetto dialoga con il contesto della città storica di cui si intravedono le torri medioevali: a est due profondi tagli ripetono le misure del lotto gotico, mentre a ovest, verso il quartiere residenziale, la copertura si abbassa per creare una transizione graduale con gli edifici esistenti. Le facciate, completamente trasparenti, sono rivestite di vetro con pannelli ad alto isolamento termico alternati a pannelli con lastre di vetro fuso che ricordano l’arte vetraria medioevale. L’ingresso alla stazione è un luogo con una forte identità che proietta immediatamente il viaggiatore nella città di Delft: le colonne e le pareti sono rivestite con elementi di ceramica di forme differenti con una colorazione dal blu al bianco e, sull’immenso soffitto, è stampata una mappa della città di fine ’800.

La forma sinuosa della copertura della grande hall favorisce una percezione dello spazio che cambia continuamente e crea una esperienza visiva sorprendente. Al centro dello spazio due rampe di scale e le scale mobili conducono, attraverso un piano mezzanino, alla luminosa stazione sotterranea. L’edificio appare sospeso dal suolo grazie a un basamento completamente trasparente; questo “taglio” permette una percezione simultanea della vita della città e di quella sotterranea. Il piano terra ospita le funzioni pubbliche che interagiscono con la vita quotidiana della città, mentre due volumi circolari racchiudono le biglietterie con le sale informazioni e le scale con gli ascensori che danno accesso ai piani superiori. Al primo piano si trovano un ristorante e le sale conferenze, mentre gli ultimi piani sono riservati agli uffici comunali. La griglia strutturale dei pilastri permette la massima flessibilità e adattabilità degli spazi per uffici e i collegamenti interni sono studiati in moda poter affittare l’immobile anche ad altre società.

LO SVILUPPO DEL CANTIERE
La costruzione del nuovo snodo sotterraneo è iniziata una volta ultimati gli scavi dei due tunnel sottostanti che correranno sotto la città per 2,5 km. La stazione sotterranea è delimitata da profondi muri di contenimento alti 9 metri che poggiano su pali di fondazione profondi 25 metri. Tutto l’edificio fuori terra è appoggiato sulla copertura della stazione sotterranea il cui solaio ha lo spessore di 1 m. La struttura portante è realizzata con portali di acciaio di 40 metri di luce formati da travi reticolari alte 2 piani assemblate in loco e poi posizionate con l’aiuto di gru. I solai sono composti da pannelli alveolari di calcestruzzo precompresso e la copertura è metallica ad alto isolamento termico per non trasmettere carichi eccessivi alla struttura sottostante. Tutte le tecniche costruttive utilizzate hanno previsto giunzioni a secco, questo ha consentito una maggior rapidità delle lavorazioni e la consegna del manufatto solo due anni dopo l’inizio della costruzione.

STRATEGIE ENERGETICHE
Il progetto ha vinto il Green Award Good Design 2010 per l’approccio innovativo rispetto al tema della sostenibilità: il suo consumo energetico è infatti inferiore del 35% rispetto agli standard olandesi. Questo risultato è stato ottenuto combinando corrette scelte morfologiche, tecnologiche e impiantistiche. La massa compatta dell’edificio e l’alto isolamento termico delle superfici trasparenti minimizzano le dispersioni termiche e i patii interni favoriscono l’illuminazione naturale e l’accumulo di aria fresca nei mesi estivi. Un impianto geotermico alimenta il sistema di pompe di calore utilizzate per la climatizzazione estiva e invernale, che avviene attraverso travi fredde. Anche il data center è progettato in modo sostenibile e contribuisce al risparmio energetico globale dell’edificio. Infatti il calore che genera viene recuperato e riutilizzato attraverso la pompa di calore per riscaldare l’edificio in inverno, mentre, nei periodi estivi, viene raffrescato scambiando calore con l’acqua di falda del canale. L’unica energia utilizzata per il funzionamento dell’intero complesso è, quindi, quella elettrica, che viene compensata per il 20% dalla produzione dei pannelli solari posti in copertura.

Schema del comportamento energetico

Scheda progetto
Progettista: Mecanoo
Committente: Ontwikkelingsbedrijf Spoorzone, Prorail, Municipality of Delft construction Periodo: 2012 - 2016 Costo: 52 million euros (incl. installations)
Photos: Mecanoo

Arketipo 92, in Viaggio, aprile 2015