È stata inaugurata la mostra "Un Nuovo Segno +" (ingresso libero, aperta fino al 24 febbraio) in cui sono esposti i 10 progetti finalisti del Concorso Internazionale per il concept design del nuovo centro direzionale Eni a Metanopoli, vinto dal team guidato da Morphosis Architects. È del 2010 l'idea di dar vita a un nuovo intervento architettonico a San Donato Milanese attraverso una rinnovata attenzione a una integrazione completa fra paesaggio, architettura e territorio urbano tenendo conto dei più avanzati criteri di sostenibilità.
Metanopoli è uno degli esempi italiani più significativi del concetto di progettazione organica, tanto che il "nuovo segno" è stato pensato in moderni termini di landscape design. L'architettura metamorfica e fluida di Morphosis Architects riprende tale idea, rielaborandola e attualizzandola, tanto da coinvolgerne ogni singolo elemento e definendo una vera e propria architettura-paesaggio. Il nuovo edificio andrà a inserirsi sul territorio di San Donato e rappresenterà "un nuovo segno" per il territorio di Metanopoli e si confronterà con i landmark esistenti che già caratterizzano il luogo.
Il nuovo centro direzionale Eni sarà pronto entro il 2015: 60 mila mq di uffici che ospiteranno 3.500 persone, una sala conferenze per 360 ospiti, una biblioteca e un ristorante aziendale. Il progetto del nuovo Palazzo Uffici di San Donato Milanese è stato vinto in un concorso internazionale dallo studio californiano Morphosis, fondato nel 1972 da Thom Mayne, premio Pritzker (il Nobel dell'Architettura), classe 1944, uno dei fondatori dello Sci-Arc, l'istituto di Architettura della California meridionale. Il progetto di Mayne, presentato nel 2012 con una mostra organizzata alla Triennale di Milano, "è un omaggio alla ricchezza della Terra, reso attraverso un gioco di edifici e piazze disposti su vari strati proprio come gli strati tettonici che compongono la Terra". Punta sull'orizzontalità e sulla negazione di qualsiasi ordine geometrico: si parla di un'architettura metamorfica, un continuum fluido e dinamico simboleggiante la trasformazione della materia in energia.
Attraverso i dieci progetti finalisti per il concept design del centro direzionale a San Donato Milanese l'architettura si fa veicolo dei valori fondamentali di Eni: l'uomo, la comunità e l'ambiente. Nel progetto di Mayne l'uomo e la comunità sono posti al centro: la piazza diventa il cuore simbolico e funzionale del nuovo edificio, mentre le torri direzionali perdono la propria autoreferenzialità dando origine a un'architettura a prevalente dimensione orizzontale e democratica. Gli edifici non saranno quindi grattacieli ma quattro torri senza angoli retti, dell'altezza massima di 45 m, sviluppate orizzontalmente e comunicanti fra loro.
Il nuovo centro direzionale sorgerà nell'area inclusa nell'intervento urbanistico denominato "De Gasperi Est", dove era situato il primo insediamento Eni e la cui demolizione è già iniziata. Grazie al continuo dialogo costruttivo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali, il portale d'ingresso all'ex complesso industriale, progettato nel 1953 da Bacigalupo e Ratti, non solo diviene l'accesso principale al nuovo Centro Direzionale, ma rappresenta la memoria della preesistenza ed è elemento di dialogo compositivo con il nuovo intervento. Da qui parte l'asse distributivo dell'insediamento e il fulcro compositivo del complesso, ulteriormente rafforzato dallo spazio della "grande corte", che viene mantenuto e valorizzato mediante la completa conservazione del corpo porticato sul lato sinistro e dal richiamo alla memoria delle pensiline e dei collegamenti aerei preesistenti.
Nel corso della mostra, il prossimo 12 febbraio alle ore 18, è prevista una lecture di Thom Mayne, fondatore di Morphosis Architect, alla guida del team vincitore del concorso.
Appuntamento
Un Nuovo Segno +
fino al 24 febbraio 2013
Triennale di Milano
www.eni.com
scheda allestimento
Scarica il file:
RJD.pdf